Il Rischio Legionella

Il Rischio Legionella

La valutazione del rischio legionella è uno strumento fondamentale per ridurre le possibilità di contrarre infezioni e malattie legate a questo batterio.

Come tutti i rischi di cui abbiamo già parlato, anche il rischio legionella deve essere valutato dal datore di lavoro, anche avvalendosi di consulenti esterni e devono essere individuate le misure o procedure atte a ridurre o eliminare il rischio.

In questo articolo di Labor Consulting parliamo della valutazione di questo rischio in ambito lavorativo.

 Cos’è la legionella?

La Legionella è un batterio aerobio, cioè che necessita di ossigeno per sopravvivere. È, inoltre, un batterio Gram negativo e mobile, cioè in grado di muoversi nell’ambiente circostante grazie alla presenza di flagelli presenti sulla superficie esterna. Ha la caratteristica di avere una forma bastoncellare e diametro che va dai 0,3 ai 0,9 micron.

Di questo batterio sono state descritte circa 61 specie, suddivise in circa 70 sierogruppi, di cui 21 sono patogene per l’uomo.

La specie patogena più frequente è la Legionella pneumophila. La L. pneumophila è responsabile, infatti, della quasi totalità dei casi di legionellosi, la malattia causata da questo batterio, ossia circa 95%.

Come si contrae la legionella?

La legionella si può contrarre per via aerea, in seguito a inalazione di aerosol contenente il batterio in questione. Inoltre, la legionella prolifera soprattutto in ambienti umidi, tiepidi o riscaldati. Per esempio, i sistemi di condizionamento, tubature, condensatori, ecc. 

In particolare, ad essere maggiormente esposte al rischio legionellosi sono le persone con scarse difese immunitarie
La legionellosi può presentarsi in due forme, di diversa gravità:

  • febbre di Pontiac: quella meno grave, che non interessa i polmoni e che si manifesta con sintomi simil-influenzali di lieve entità;
  • malattia dei legionari: forma più pericolosa dell’infezione, con una letalità totale tra il 10% e il 15% che, nei casi più gravi, può arrivare anche al 30% – 50%. 

La legionella può infatti proliferare in moltissimi contesti: impianti di climatizzazione, impianti sanitari, frigoriferi, tubazioni, sifoni di docce e rubinetti, fontane, piscine, serbatoi d’acqua e, in generale, bacini idrici con temperature tra 25 e 55 gradi.

Ad essere interessate non sono solo le strutture sanitarie, ricettive e stabilimenti termali, ma anche impianti sportivi e tutti quegli ambienti che denotano necessità di progettare e mantenere in efficienza gli impianti idrici.

Valutazione del rischio legionella

La valutazione del rischio legionella consiste nell’elaborazione di un DVR specifico per questa casistica, e risulta obbligatorio per:

  • strutture turistico ricettive (alberghi, hotel, pensioni, campeggi, residence);
  • agriturismi, Bed&Breakfast, affittacamere, navi da crociera;
  • strutture a uso collettivo (piscine, impianti sportivi e ludici, palestre, centri commerciali);
  • fiere, esposizioni, centri benessere, saune, strutture termali;
  • strutture sanitarie, sociosanitarie e socioassistenziali, odontotecnici e dentisti;
  • sistemi importanti di condizionamento d’aria, saune.

Il controllo per il rischio di legionella

Il protocollo per il controllo del rischio legionellosi si divide in tre fasi:

  • valutazione del rischio, per l’individuazione delle specificità degli impianti e delle strutture dove possono realizzarsi le condizioni di presenza e proliferazione del batterio;
  • gestione del rischio, dove vengono messe in atto le procedure e gli interventi atti a limitare o eliminare le criticità rilevate;
  • comunicazione del rischio, che include tutte le azioni volte a informare, formare e sensibilizzare i soggetti interessati dal potenziale rischio legionella (ad esempio, addetti alla gestione e al controllo degli impianti).

La valutazione del rischio è obbligatoria per legge, in base a quanto stabilito dal D.Lgs. 81/08. Può essere redatta solo da personale qualificato e va aggiornata periodicamente, a seconda della tipologia di struttura di riferimento. Ad esempio, per quelle ricettive e alberghiere l’aggiornamento è previsto ogni due anni, mentre per stabilimenti termali e strutture sanitarie la scadenza è annuale.

Oltre al DVR va redatto anche un registro di autocontrollo legionella, dove viene tenuta traccia degli interventi di manutenzione (ordinaria e straordinaria) eseguiti sugli impianti idrici e di climatizzazione.

Se devi svolgere la valutazione del rischio legionella nella tua struttura, o aggiornare quella precedente, contatta LABOR CONSULTIG per ulteriori informazioni.