RISCHIO VIBRAZIONI: Rischi fisici, 2° parte

RISCHIO VIBRAZIONI: Rischi fisici, 2° parte

Le vibrazioni trasmesse al corpo umano, durante l’utilizzo di strumenti o macchinari specifici, possono costituire una fonte di rischio da non sottovalutare per il lavoratore, a causa delle sollecitazioni indotte negli apparati e negli organi interni.

Prosegue il percorso di Labor Consulting relativo ai rischi fisici. Oggi parliamo del rischio legato alle Vibrazioni, che vengono trasmesse al sistema mano-braccio e al corpo intero

Quando è obbligatorio effettuare la valutazione del rischio Vibrazioni?

Tutte le attività che impiegano attrezzature o macchine che hanno la potenzialità di trasmettere vibrazioni Martelli pneumatici, trapani, carrelli elevatori, trattori, autovetture ecc. possono arrecare disagio e disturbo durante l’attività lavorativa, anche senza sfociare per forza in effetti patologici,

L’intensità si misura con la grandezza accelerazione [m/s2]. Vengono distinte due tipologie di vibrazioni:

  • mano-braccio
  • al corpo intero

Vibrazioni Mano-Braccio

Si tratta di vibrazioni che derivano da apparecchiature vibranti impugnate con una o entrambe le mani. Le vibrazioni derivanti dall’uso di questi macchinari possono comportare disturbi vascolari, osteoarticolari, neurologici o muscolari. Il valore limite di esposizione giornaliero, su periodo di riferimento di 8 ore, è fissato a 5 m/s2. Su periodi brevi è di 20 m/s2. Il valore d’azione giornaliero, normalizzato a un periodo di riferimento di 8 ore, è invece di 2,5 m/s2.

Vibrazioni al Corpo Intero

Queste vibrazioni sono ricevute a bordo di macchine semoventi su gomma o su cingoli e mezzi di trasporto, attraverso sedili di guida o pianali. Oppure si tratta di vibrazioni ricevute in prossimità di macchine fisse. Possono comportare lombalgie e traumi del rachide.

Il valore limite di esposizione giornaliero, normalizzato a un periodo di riferimento di 8 ore, è di 1,0 m/s2. Su periodi brevi di 1,5 m/s2. Il valore d’azione giornaliero, normalizzato a un periodo di riferimento di 8 ore, è invece di 0,5 m/s2

Come posso individuare il fattore intensità?

Come per il rumore alcuni dei fattori da individuare per una corretta valutazione del rischio sono

  • La durata dell’esposizione.
  • L’intensità della vibrazione

La “Direttiva Macchine” 2006/42/CE e gli ultimi aggiornamenti del 2021, impongono ai costruttori di dichiarare i valori delle vibrazioni emesse dagli utensili portatili e dalle macchine

In assenza di valori dichiarati o per particolari lavorazioni può essere necessario effettuare delle misurazioni specifiche con adeguata strumentazione. In alternativa possono essere utilizzate le banche dati conservate nel PAF (portale agenti fisici) dove sono segnalate le misurazioni di macchine ed attrezzature in determinate condizioni d’uso e superfici (in caso di mezzi) che effettuate dall’INAIL.

I nostri consulenti sono adeguatamente formati per supportare i datori di lavoro alla valutazione del rischio derivante da vibrazioni meccaniche. Contatta Labor Consulting per maggiori informazioni.